Il bonus maturità non premia la preparazione - Studentville

Il bonus maturità non premia la preparazione

Una commissaria esterna agli esami di maturità di una scuola di un piccolo paese denuncia il proprio disagio nell'assistere ad esami-farsa che renderebbero inutile il bonus maturità

La denuncia di una cammissaria – Gli esami troppo facili, quindi non ha senso parlare di bonus maturità. A sostenerlo è una professoressa impegnata in questi giorni nella commissione d'esame in una scuola di un piccolo paese, in una lettera inviata ad Orizzonte Scuola.

Gli esami farsa – La prof dichiara di aver assistito a pratiche poche corrette durante le prove scritte e gli orali, insegnanti pronti a dare aiuti e suggerimenti tra i banchi, studenti che fanno scena muta agli orali e riescono comunque ad ottenere un buon voto. "Le uniche domande poste dai colleghi sono puramente di tipo nozionistico. Non vengono richiesti collegamenti, si rimane in superficie e vengono poste domande molto generali per non mettere in difficoltà gli studenti."

Studenti di città vs studenti di paese ? – La commissaria si dichiara assolutamente contraria ai metodi usati da colleghi e presidente, interrogandosi su una disparità inattesa con gli esami di stato che si svolgono in altre scuole. "Perché gli studenti che sto esaminando, solo perché vivono in un piccolo paese con docenti interni disposti a tutto, ottengono dei voti di molto superiori rispetto a quelli dei colleghi con pari conoscenze che invece frequentano una scuola in città?".

Ha senso quindi parlare di bonus maturità di fronte ad esami ridicoli?

"Per questo credo che sia un grande errore valutare il voto di maturità nelle prove di ammissione all’Università o in un concorso pubblico perchè esso non garantisce affatto una valutazione oggettiva."

 

 

 

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