7 errori frequenti nel francese cui fare attenzione - Studentville

7 errori frequenti nel francese cui fare attenzione

Seconda prova francese linguistico 2017 quali sono gli errori più frequenti da evitare nello svolgimento della seconda prova di Maturità.

SECONDA PROVA LICEO LINGUISTICO: LINGUA FRANCESE

I maturandi che al liceo linguistico hanno scelto nel percorso di studio come prima lingua francese si troveranno ad affrontare in seconda prova questa materia. Mentre negli scorsi anni gli studenti potevano scegliere la lingua di seconda prova, per la maturità 2020 le cose sono cambiate e il Miur ha stabilito che i maturandi di liceo linguistico avranno come materia Lingua e Letteratura 1. La struttura della prova è per tutte le lingue la stessa: potrai scegliere tra quattro tracce in diversi ambiti – attualità, socio-economico, letteratura e artistico – ognuna composta da un testo con delle domande di comprensione e una produzione scritta di almeno 300 parole.
Ovviamente il consiglio è di leggere tutti i brani, i quesiti e l’argomento su cui scrivere il proprio testo e poi scegliere quello che ci risulta più facile e su cui abbiamo una conoscenza più vasta. Tuttavia, quali sono i 7 errori più comuni in francese assolutamente da evitare in una seconda prova di maturità? Te li illustriamo di seguito così non potrai assolutamente sbagliare!

Tenete sotto controllo i nostri live per restare aggiornati in diretta sulle tracce di Seconda Prova 2020 previste per il Liceo Linguistico:

SECONDA PROVA FRANCESE LICEO LINGUISTICO: ERRORI DI ORTOGRAFIA

Il francese segue delle regole ortografiche ben precise, ma a causare delle difficoltà a noi italiani sono soprattutto gli accenti. In francese esistono tre tipi di accento. L’accento acuto (é) si utilizza solamente sulla vocale “e” (es. écrire), mentre quello grave (è) si può utilizzare sulle tre vocali a, e, u (Je vais à l’école). Esiste poi l’accento circonflesso (^) che può essere posto su tutte le vocali (rêve, drôle). Attenzione perché alcune parole hanno anche la dieresi, ossia i due puntini sopra la vocale, che si utilizza sulla e, i, u nel caso vi siano vocali vicine che vanno pronunciate entrambe (es. Noël). Sbagliare gli accenti è un errore vero e proprio quindi se avete dei dubbi su come si scrivono alcune parole utilizzate il dizionario per controllare che la vostra ortografia sia corretta.

SECONDA PROVA FRANCESE LICEO LINGUISTICO: GRAMMATICA

Come l’italiano, la lingua francese è grammaticalmente complessa: ci sono molte regole e tante anche eccezioni, e commettere errori di distrazione è veramente (purtroppo) semplice. Per ottenere un buon voto, fate attenzione a rileggere il testo per controllare che abbiate rispettato le seguenti regole.

  1. Gli accordi. Sono l’errore più comune: in francese, secondo la regola generale, il femminile di un nome/aggettivo si crea aggiungendo una “e” finale, mentre al plurale si aggiunge una “s” (“es” nel caso di femminile plurale). Ci sono poi anche le eccezioni. Un esempio classico può essere: Ce garçon est français et cette fille est française. L’aggettivo dimostrativo (ce, cette è diverso a seconda che accompagni un nome femminile o maschile – o plurale, garçon e fille sono due nomi che non seguono la regola generale per la formazione del femminile e maschile  – ragazzo/ragazza – mentre la trasformazione français – française segue la regola generale). Attenzione poi che alcuni nomi che in italiano sono al femminile in francese sono al maschile: es. la fleur (il fiore), la trousse (l’astuccio), le stylo (la penna) e così via.
  2. Non usare il pas con jamais, rien e personne. La forma negativa in francese si forma secondo la struttura ne + verbo + pas. Tuttavia quando vuoi inserire le parole jamais (mai), rien (niente) e personne (nessuno), ricordati di non aggiungere il pas! Es. Il n’ya personne/rien (Non c’è nessuno/ niente).
  3. Il pronome relativo qui/que. Un altro errore frequente commesso dagli italiani è quello di sbagliare l’uso dei pronomi relativi qui e que. In italiano utilizziamo sempre il “che”, mentre in francese utilizziamo il “qui” quando il pronome relativo ha valore di soggetto e il “que” ha valore di complemento oggetto. Es. La fille qui parle s’appelle Julie (La ragazza che parla si chiama Julie – qui ha valore di soggetto) ma La fille que j’ai rencontrée s’appelle Julie (La ragazza che ho incontrato si chiama Julie – que ha valore di complemento oggetto).
  4. Gli accordi al participio passato. Gli accordi sono il tallone d’Achille anche quando si ha a che fare con il passé composé. Il participio passato si accorda in soli tre casi: con l’ausiliare “essere” (nous sommes allés), con i pronomi personali complemento oggetto (je les ai rencontrés) o con l’ausiliare avere solo quando il complemento oggetto precede il verbo (La fille que j’ai rencontrée s’appelle Julie).
  5. L’uso degli ausiliari. Sempre utilizzando il passé composé è facile sbagliare l’uso dell’ausiliare essere o avere a seconda del verbo che accompagnano. A differenza dell’italiano, ad esempio verbi come dimagrire (maigrir), scordare (oublier), riuscire (réussir), non utilizzano l’ausiliare essere ma avere (j’ai oublié = mi sono scordato). Anche quando si usa il participio passato di essere, ausiliare da utilizzare è avere (Julie a été contente e non Julie est été contente).

Per esercitarti, può esserti utile leggere: Simulazioni seconda prova

SECONDA PROVA FRANCESE LICEO LINGUISTICO: I FALSI AMICI

L’ultimo errore in cui è facile incappare sono l’utilizzare i “falsi amici”, cioè quelle parole che si scrivono in maniera simile all’italiano ma in francese hanno un significato completamente diverso. Vediamo insieme qualche esempio.

  • Assez: abbastanza (non “assai”)
  • Confetti: coriandoli (non “confetti”)
  • Gare: stazione (non “gara”)
  • Tante: zia (non “tanto”)
  • Ville: città (non “villa”)
  • Conte: fiaba (non “conte”)
  • Salir: sporcare (non “salire”)

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