Il colloquio verte sulle materie dell’ultimo anno di corso e ha carattere pluridisciplinare. Inizia con un argomento o con la presentazione di un lavoro di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, proposto dal candidato, e prosegue su argomenti indicati dalla commissione. La commissione può introdurre gli argomenti con un testo, un documento, un progetto, di cui il candidato deve discutere ed individuare le componenti culturali. Nel colloquio acquistano rilievo le conoscenze e le competenze acquisite nelle varie discipline e la capacità di metterle in collegamento, insieme alla proprietà di linguaggio e l’efficacia argomentativa del candidato. Nel corso del colloquio deve essere assicurata al candidato la possibilità di discutere gli elaborati delle prove scritte. Come si è già detto a proposito della terza prova scritta, per preparare adeguatamente gli studenti al nuovo tipo di colloquio, è opportuna la cooperazione tra i docenti sin dall’inizio dell’anno scolastico, attraverso la costituzione di gruppi di lavoro, lo svolgimento di esercitazioni e di simulazioni delle prove d’esame. Ecco una serie di consigli su come affrontare il colloquio orale 1) Curate molto bene la tesina (o sul percorso): devi sapere infatti che il tuo colloquio incomincerà con essa e, si sa, chi bene incomincia è a metà dell’opera. Inoltre i professori della commissione dovrebbero inserirsi con le loro domande a partire dalla tua tesina, perciò studia bene gli argomenti di cui parla ed anche quelli “litimitrofi”. Preparati il discorso che andrai ad affrontare nei giorni precedenti, curando molto l’esposizione e la coerenza delle argomentazioni esposte. 2) Comunque non trascurate il resto del programma. I professori, infatti, sono autorizzati a fare domande sul programma svolto di ogni singola materia. 3) Controllate, prima che sia firmato il programma svolto dall’insegnante facendo notare al professore se gli argomenti scritti non corrispondono a quelli realmente svolti in classe. Infatti quel documento fa testo in sede di esame circa quello che i prof. possono o non possono chiedere. 4) Per cercare di stupire i presenti, potete anche realizzare una presentazione multimediale. I contenuti della stessa potrebbero sostenervi nella discussione e soprattutto, se fatta bene, potrebbero esservi d’aiuto per sfoggiare ulteriori competenze oltre a quelle linguistiche e culturali. Quindi, maghetti dell’informatica, datevi da fare: animazioni, foto, filmati, musiche in Dolby – sourround, ecc. 5) Il giorno dopo le prove escono, sui maggiori quotidiani, le soluzioni. Fate mente locale sui vostri compiti e individuate i vostri errori: il vostro colloquio terminerà con la discussione degli scritti, perciò guadagnerete punti se sarete in grado di discutere i vostri errori. 6) Cercate di essere originali: differenziatevi dai percorsi degli altri compagni di classe, e cercate argomenti diversi da quelli solitamente trattati nei programmi scolastici. L’innovazione porterà automaticamente l’attenzione e l’interesse dei prof. 7) Mostrate i vostri interessi e passioni e sfruttatele per fare una tesina interessante ed originale, soprattutto nei contenuti. 8) Abbiate fiducia in voi stessi: una mentalità vincente è alla base di qualsiasi impresa. Quando si è convinti di poter fare qualcosa, in genere nulla può fermarci. Coltivate la vostra autostima, in qualsiasi modo: vi darà una disinvoltura maggiore nell’affrontare il colloquio. Il mio consiglio è: guardatevi tutti i film americani possibili ed immaginabili, vi gaseranno una cifra perché qualsiasi cosa il protagonista si proponga, credendo in sé stesso riesce, epicamente, a raggiungere il suo scopo.