Siete capitati per caso su questo articolo ma dovete sostenere l’Esame di Maturità 2018? Ecco delle risorse che ti potranno essere utili?
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L’obiettivo della terza prova è quello di realizzare un accertamento pluridisciplinare sulla conoscenza delle materie dell’ultimo anno di corso. La definizione della prova, nei suoi contenuti e nelle modalità, spetta alla commissione esaminatrice che seguirà le indicazioni espresse nel documento del consiglio di classe sui programmi e sulle attività didattiche messi in atto. Ecco la gamma delle modalità fra le quali scegliere per definire la prova:
1) Trattazione sintetica di argomenti: una serie di domande specifiche relative a un testo o la trattazione di un argomento significativo, anche a carattere pluridisciplinare, con l’indicazione del numero massimo di righe o parole utilizzabili.
2 )Quesiti a risposta singola: riguardano più materie e richiedono che il candidato formuli autonomamente una risposta, rispettando i limiti di estensione indicati dalla commissione. I quesiti possono essere di difficoltà graduata, quindi con valore differente ai fini dell’attribuzione del punteggio.
3) Quesiti a risposta multipla: possono concretarsi in vere e proprie prove strutturate su argomenti di tutte le materie dell’ultimo anno di corso. Il candidato sceglie tra più opzioni la risposta giusta.
4)Problemi a soluzione rapida: è una tipologia di prova che la commissione articola in relazione allo specifico indirizzo di studio e alle esercitazioni svolte.
5)Casi pratici e professionali: questa tipologia richiede una stretta correlazione con i contenuti del corso di studi e con le esperienze acquisite. E’ una metodologia didattica finora particolarmente diffusa negli istituti professionali e tecnici, può coinvolgere più materie ed è presentata con indicazioni di svolgimento puntuali che consentono risposte in forma sintetica.
6) Sviluppo di progetti: è una prova che richiede esperienza e si articola in base ai piani di studio della classe. Questa pratica didattica è già diffusa negli istituti tecnici e professionali, negli istituti d’arte e nei licei artistici, e nell’ambito di alcune sperimentazioni in atto anche in altri indirizzi di studio. Come si vede, la terza prova è un percorso strutturato che attraversa le materie studiate nell’ultimo anno. Si tratta di una prova pluridisciplinare che potrà assumere forme diverse, tra cui anche quella di una serie di domande con risposte multiple, ma non solo questo: comunque sta alla commissione scegliere tra le varie opzioni la tipologia di accertamento più consona alle caratteristiche della classe. La prova intende, pertanto, valutare le competenze acquisite dagli alunni di “quella” scuola, di “quel” corso, di “quella” classe: per questa ragione non viene formulata dal Ministero, valorizzando così l’autonomia didattica attribuita alle scuole dalla legge 59/97.