100 giorni maturità 2014: le tradizioni più diffuse - Studentville

100 giorni maturità 2014: le tradizioni più diffuse

L'11 marzo 2014 si conteranno 100 giorni all'inizio degli esami di maturità 2014. Tra tradizioni, riti scaramantici e voglia di fare festa, ecco come gli studenti italiani celebreranno i 100 giorni dalla maturità

100 giorni alla maturità 2014 – Gli esami di maturità 2014 si avvicinano con passo felpato verso gli studenti dell' ultimo anno: l'11 marzo mancheranno solo 100 giorni all'inizio degli esami di maturità. Secondo il calendario del Miur, infatti, si inzierà con la prima prova scritta il 18 Giugno 2014. Pronti per affrontare un periodo di studio matto e disperatissimo, i maturandi 2014 si accingono a celebrare i 100 giorni dalla maturità come da tradizione.

Scopriamo insieme cosa faranno gli studenti per celebrare i 100 giorni dalla maturità 2014

Tradizioni profane

Le feste – Sono numerosi i locali notturni che dedicano la serata ai maturandi che festeggiano i 100 giorni con eventi organizzati ad hoc. Soprattutto nelle regioni del Sud gli studenti organizzano una racolta fondi per affittare un locale. Ci sono poi alcune scuole che per l'occasione lasciano usare la palestra per il party dei 100 giorni. Non mancano gli studenti che organizzano in prima persona feste per i propri compagni, per celebrare il momento di passaggio verso un periodo di studio molto intenso. Come se fosse l'ultima festa prima della chiusa pre-esami. Se volete organizzare una festa per i 100 giorni date un'occhiata alla nostra guida.

Gita al mare – Gli studenti che abitano vicino al mare spesso decidono di saltare le lezioni e concedersi una gita in spiaggia. Se il clima lo consente c'è chi si ferma per un pic-nic, altri si condedono una giornata di svago per esorcizzare paure e timori. Anche la gita al mare ha un suo rito: scrivere sulla sabbia il voto atteso agli esami e lasciarlo sparire tra le onde del mare.

Cena con i prof – La cena dei 100 giorni è adatta alle classi tranquille, che ci tengono a celebrare il traguardo con chi li ha guidati per anni: i prof. Le cene vengono organizzate per tempo, in locali con un buon rapporto qualità-prezzo. E ovviamente "offrite voi". Durante la cena potrete organizzare anche l'intrattenimento, ricordando i momenti più divertenti degli anni trascorsi insieme. Un consiglio: non bevete troppo! I prof sono pur sempre prof.

Tradizioni sacre

I santi dei maturandi – Lo sapevate che il patrono dei maturandi è San Gabriele? Armatevi in tempo di santino quindi, o prendete parte al pellegrinaggio organizzato ogni anno per i maturandi nel santuario di San Gabriele dell'Addolorata, ai piedi del Gran Sasso, in provincia di Teramo. Tutto è organizzato per i 100 giorni: messe, confessioni, momenti di ritiro. E poi il momento più sentito dai maturandi: la benedizione delle penne, quelle che useranno per le prove scritte della maturità. Si benedicono le penne anche al Santuario di Santa Rita, a Cascia. Gli studenti portano in dono una rosa, simbolo caro alla santa. Gli altri santi "a cui votarsi" non solo in occasione dei 100 giorni sono:

  •     San Espedito da Militene, protettore di coloro che sostengono un esame
  •     San Pio, protettore degli adolescenti
  •     San Girolamo protettore di studenti, eruditi, bibliofili e traduttori
  •     San Luigi Gonzaga, protettore della gioventù
  •     San Giuseppe da Copertino, patrono degli studenti

Gli studenti credenti sono soliti pregare e accendere ceri a questi santi sia per celebrare la ricorrenza dei 100 giorni, sia durante i giorni degli esami di maturità.

Tradizioni locali

I 100 giorni sono un "evento" sentito in molte città, meno in altre. Ogni luogo ha le sue tradizioni per celebrarli, spesso legati ai costumi del posto.

Il rito più celebre a livello nazionale, è quello degli studenti di Pisa. Un tempo i maturandi segnavano i 100 giorni della maturità accarezzando la lucertolina in Piazza dei Miracoli (oggi la famosa lucertola è stata transennata per evitare che si rovini), così gli studenti come rito scaramantico usano girare intorno alla Torre pendente per 100 volte.

In alcune città delle Sicilia e della Sardegna i maturandi salgono in ginocchio i gradini dei santuari principali della città. A Livorno gli studenti vanno al Santuario di Montenero, dove si apprestano a "salire i gradini in ginocchio, saltellare per la "piazzetta" su una gamba tante volte quante il voto desiderato, tirare (girati di schiena) la monetina al di sopra dell'arco con la speranza che l'attraversi, accendere il cero dopo aver scritto il voto desiderato e metterlo nella cappella della Madonna e fare la preghierina nel Santuario".

 

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