Maturità 2016: 7 cose da sapere sul terrorismo e l'ISIS - Studentville

Maturità 2016: 7 cose da sapere sul terrorismo e l'ISIS

Terrorismo e Isis sono fra le più probabili tematiche per la prima prova di maturità 2016, ecco 7 cose che dovresti assolutamente sapere al riguardo.

MATURITA' 2016: 7 COSE DA SAPERE SUL TERRORISMO E L'ISIS. Ormai ci siamo: tra pochi giorni le tracce Maturità 2016 della prima prova saranno svelate a tutti i maturandi, i quali ormai non stanno più nella pelle dalla curiosità: quali saranno le tematiche su cui si baseranno le 4 tipologie del primo scritto dell'Esame di Stato? Potrebbe uscire un tema di maturità sul terrorismo islamico tra i vari argomenti di attualità possibili? Secondo molti studenti sì: dopo l'attentato a Parigi, l'attacco a Bruxelles, le numerose stragi in Siria e la recentissima strage di Orlando tra le tracce prima prova potrebbe figurare proprio l'Isis, per cui bisogna documentarsi bene sull'argomento in modo da non farsi cogliere impreparati. Lo sappiamo, ci sono molti punti oscuri sul terrorismo islamico e magari non hai capito bene come e perché avvengono le stragi dell'Isis, cos'è lo Stato Islamico, chi c'è dietro e cosa c'entrano la Turchia e Erdogan. Vediamo allora di aiutarti in modo semplice e chiaro: ecco 7 cose da sapere sul terrorismo e sull'Isis!

PRIMA PROVA MATURITA' 2016: COSA SAPERE SULL'ISIS E IL TERRORISMO. Pronto? Ecco allora 7 cose che devi assolutamente sapere sull'Isis e il terrorismo per svolgere perfettamente una possibile traccia sul terrorismo.

Cos'è lo Stato Islamico? Isis o Stato Islamico è un gruppo terrorista islamico attivo in Siria e in Iraq, territori in cui è stato proclamato, il 29 giugno 2014,  un califfato di circa 35 mila chilometri quadrati. Le persone sotto il controllo dell'Isis sono circa 6 milioni. Le origini del gruppo jihadista risalgono ad al-Qa'ida in Iraq, nata nel 2014 per combattere l'occupazione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti dopo la caduta di Saddam Hussein. L'Isis è artefice dei numerosi attentati terroristici accaduti recentemente in nome dell'Islam e del Corano

La profezia di Oriana Fallaci sugli attacchi terroristici. Da interviste, libri e dichiarazioni di Oriana Fallaci di diversi anni fa spesso vengono fuori frasi e riferimenti al mondo dell'Islam e ai recenti attentati ai danni del mondo occidentale. Alcune sembrano vere e proprie profezie, come per esempio quella sull'Attentato di Parigi: "Parigi è persa: qui l'odio per gli infedeli, è sovrano e gli imam vogliono sovvertire le leggi laiche in favore della sharia". Per non parlare poi delle dichiarazioni sull'Islam, sul fatto che non esiste un Islam buono ma "è tutto stagno". E che dire poi della profezia di attacco terroristico anche in Italia? "La strage toccherà davvero anche a noi, la prossima volta toccherà davvero a noi? Oh, sì. Non ne ho il minimo dubbio. Non l'ho mai avuto. E aggiungo: non ci hanno ancora attaccato in quanto avevano bisogno della landing-zone, della testa di ponte, del comodo avamposto che si chiama Italia"

Chi è Abu Bakr al-Baghdadi? Abu Bakr al-Baghdadi è il leader dello Stato Islamico. Nato a Samarra nel 1971, si trasferisce a Baghdad a 18 anni e successivamente consegue un dottorato in studi islamici. Tra il 1996 e il 2000 si trasferisce in Afghanistan e nel 2005 viene arrestato dai soldati americani, ma viene rilasciato nel 2009. Alla guida dell'Isis riesce a conquistare Mosul, Tikrit la raffineria di Baiji e tantissimi altri territori. 

Esistono altre forme di organizzazioni terroristiche spinte dall'estremismo islamico? Pare proprio di sì, e probabilmente una di esse, Boko Haram, attiva in Nigeria, potrebbe costituire una minaccia per l'occidente. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite l'ha infatti inserita nella lista nera del terrorismo di matrice qaidista. Al momento è il gruppo terroristico più sanguinario in Africa. Il suo obiettivo? Quello di creare uno Stato regolato dalla sharia. Nei territori controllati da Boko Haram e nel suo califfato islamico è vietata qualsiasi espressione della cultura occidentale, dal modo di vestire all'educazione laica. Lo jihad avviato da Boko Haram attacca senza esclusione di colpi anche donne e bambini, cattolici, stranieri, le comunità cristiane e Yoruba, l'etnia nigeriana considerata troppo occidentalizzata, dunque infedele. 

Chi sono le vittime del terrorismo islamico? Come abbiamo detto, l'Isis e gli altri gruppi fondamentalisti islamici agiscono senza esclusione di colpi, uccidendo tutti coloro che sono considerati infedeli, tra cui anche donne e bambini. Non solo, tra le vittime abbiamo anche alcuni reporter e giornalisti occidentali, decapitati e i cui video sono stati pubblicati sul web con lo scopo di spaventare e intimidare gli infedeli. Non dimentichiamo infatti che, proprio secondo la definizione di terrorismo, gli attentati e le stragi avvengono con il puro scopo di seminare il terrore. 

Chi c'è dietro l'Isis e chi lo finanzia? Questo è un punto non molto chiaro. Secondo molti dietro lo Stato Islamico ci sono gli USA, che utilizzano l'Isis come scusa per intervenire in Medio Oriente, ma secondo un docente dell'università di al-Azhar del Cairo l'Isis deriva dal movimento salafita. Inoltre, lo Stato Islamico è il gruppo terroristico più ricco al mondo. I guadagni derivanno essenzialmente dal business del petrolio, dalle banche depredate, da città e villaggi saccheggiati. Secondo molti però i soldi dell'Isis derivano dalle elite sunnite di Kuwait e Arabia Saudita, e le donazioni passerebbero attraverso il confine turco-siriano. Da qui il sospetto di un coinvolgimento da parte di Erdogan, il presidente turco di cui si sospetta una complicità con i jihadisti dell'Isis che stanno combattendo contro i curdi in Siria. 

Quali sono le misure di sicurezza contro gli attacchi terroristici? Alla luce dei fatti accaduti di recente, l'Italia e l'Europa hanno messo in atto una serie di misure di sicurezza, anche se spesso diventa difficile riuscire a controllare la situazione, visto il considerevole numero di musulmani nel mondo che potrebbero far parte dell'organizzazione fondamentalista. Chiudere le frontiene non è la soluzione definitiva, in quanto i nemici (come hanno dimostrato gli attacchi avvenuti a Parigi e Bruxelles) sono già tra di noi. Tra le misure di sicurezza adottate dall'UE abbiamo: 

  • controlli approfonditi per chi viaggia all'interno dei confini dell'Unione Europea
  • creazione di un'agenzia europea dell'intelligence più efficace
  • creazione di un sistema chiamato Pnr con lo scopo di registrare i dati personali dei passeggeri che si imbarcano sui voli delle nostre compagnie aeree 
  • leggi per limitare l'uso di armi da fuoco e intervenire sul mercato illegale di armi
     

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