Maturità 2019: cambiamenti ufficiali del Miur - Studentville

Maturità 2019: cambiamenti ufficiali del Miur

Maturità 2019, il decreto attuativo: ecco, tra terza prova e Invalsi, quali sono i cambiamenti approvati dal Miur sull?Esame di Stato con la riforma Buona Scuola.

MATURITÀ 2019: CAMBIAMENTI UFFICIALI DEL MIUR

Se l’Esame di Stato non fosse cambiato ogni quattro-cinque anni, in Italia non saremmo felici. Da tempo si parlava di modifiche da apportare alla Maturità, riguardanti la terza prova e le Invalsi da introdurre con la nuova bozza di riforma della scuola, conosciuta con il nome di Buona Scuola, e successivamente è arrivata la conferma: il Consiglio dei Ministri ha finalmente dato via libera al decreto attuativo. Quindi i cambiamenti proposti sono ufficiali e le modifiche partiranno da questa Maturità 2019.
Saranno i maturandi del 2019 a sperimentare per primi il nuovo Esame di Stato: alla prima prova niente saggio breve, articolo di giornale e tema storico, la nuova tipologia B sarà il testo argomentativo; addio terza prova, seconda prova mista e orale senza tesina, ma che inizia con l’estrazione di una busta e prosegue con domande su Cittadinanza e Costituzione e l’esposizione della relazione sull’alternanza scuola lavoro. In quest’articolo vi elencheremo tutte le modifiche che verranno introdotte alla Maturità 2019. Siete pronti?

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MATURITÀ 2019: ABOLIZIONE TERZA PROVA

Il cambiamento più importante riguarda senz’altro l’abolizione della terza prova. Sì, hai sentito bene: se affronterai la Maturità 2019 non dovrai più sostenere il terzo scritto, una prova multidisciplinare decisa dalla commissione d’esame e non dal Miur a livello nazionale. L’esame scritto sarà quindi composto solamente dalla prima prova (scritto di italiano) e dalla seconda prova (che verte sulle materie d’indirizzo della scuola superiore). Il motivo per cui verrà abolita è proprio legato al fatto che, essendo una prova preparata dai professori interni a ogni istituto, ci potrebbero essere differenze nella difficoltà delle tracce a seconda della scuola frequentata: l’obiettivo è quindi quello di avere una valutazione uniformata a livello nazionale. Tuttavia, l’abolizione è di fatto un bene o un male per gli studenti? Sicuramente la terza prova richiedeva uno studio di molte materie (che comunque saranno poi oggetto di verifica all’esame orale) e alcuni maturandi trovavano delle difficoltà soprattutto per via delle tempistiche di svolgimento della prova. D’altro canto, però, è vero che la terza prova verteva sui programmi affrontati durante l’anno scolastico e quindi era un’ottima possibilità per recuperare nel caso in cui le prime due prove scritte, uguali per tutti in quanto stabilite a livello nazionale, non fossero andate molto bene.

MATURITÀ 2019: INTRODUZIONE INVALSI

La tanto temuta prova Invalsi verte su tre materie: italiano, matematica e inglese. Le belle notizie sono comunque due: la prova Invalsi non si terrà durante l’Esame di Stato ma si è svolta nel mese di aprile, e il voto non influirà su quello finale. Tuttavia, ci sono anche le note dolenti: l’Invalsi influirà infatti sull’ammissione all’esame di Maturità e il voto ottenuto con il test sarà riportato in allegato insieme al diploma. Ecco i dettagli:

MATURITÀ 2019: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’altra grande novità riguarda l’introduzione dell’Alternanza scuola – lavoro come parte integrante dell’orario scolastico. Gli studenti dovranno dedicare parte delle ore scolastiche alla formazione lavorativa, la quale sarà oggetto di verifica durante l’esame orale di Maturità in quanto gli studenti dovranno esporre una relazione sull’esperienza vissuta. Ai maturandi, infatti, verranno rivolte domande sul progetto di alternanza scuola – lavoro affrontato durante l’anno, per capirne tipo di esperienza e risultati raggiunti. E’ stata invece abolita la classica tesina.

Per saperne di più: Maturità 2019: tutto sull’alternanza scuola-lavoro

AMMISSIONE MATURITÀ 2019: BASTA LA MEDIA DEL 6?

C’è di più: anche i criteri di ammissione a partire dalla Maturità 2019 non saranno più gli stessi. Quest’anno, infatti, per essere ammessi all’Esame occorre avere la sufficienza in tutte le materie, ma il Consiglio di Classe potrà decidere di ammettere agli esami anche chi presenterà una o più insufficienze, chiaramente con delle penalizzazioni riguardanti i crediti scolastici. Chi invece presenterà un’insufficienza nel voto di condotta verrà automaticamente bocciato.

Per maggiori informazioni:

 

VOTO MATURITÀ 2019: VALUTAZIONE E CREDITI FORMATIVI

Infine, cambia la ripartizione dei punti attribuiti a ciascuna prova e ai crediti scolastici. In particolar modo, dalla Maturità 2019 si darà più spazio alla formazione quinquennale degli studenti, in quanto i crediti maturati durante gli anni di superiori saliranno da 25 a ben 40. Il voto finale sarà espresso sempre in centesimi e sarà così ripartito:

  • Prima prova Maturità 2019: voto massimo 20 punti;
  • Seconda prova Maturità 2019: voto massimo 20 punti;
  • Colloquio orale Maturità 2019: voto massimo 20 punti;
  • Crediti scolastici: punteggio massimo 40 punti.

Resta invece invariata la composizione della commissione, con tre membri interni e tre esterni più il presidente. Si era valutata l’ipotesi di ritornare alla composizione interamente interna con presidente esterno, ma per il momento la proposta non ha avuto seguito.

Scopri di più: Maturità 2018 e 2019, nuovi crediti formativi: la tabella per il calcolo

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