Maturità 2018: il tema su Montale - Studentville
Maturità 2018: il tema su Montale

Maturità 2018: il tema su Montale

Uno degli autori che potrebbero uscire alla prima prova di Maturità 2015 è Montale: ecco allora quali tracce potrebbero uscire e come preparare eventuali temi.

Prima Prova 2018: come svolgere l’analisi del testo su Montale

Tra 3 mesi circa svolgerete la prima prova della Maturità 2018 e e per voi studenti è ormai tempo di pronostici. In particolare, molti maturandi si staranno chiedendo: quale autore uscirà alla prima prova di Maturità 2018? Sono tanti i nomi che potrebbero venire in mente, e stando a supposizioni, ricorrenze e tendenze del Miur abbiamo una lista di nomi più o meno probabili. Tra i temi possibili figura l’analisi del testo su Montale, autore scelto molto spesso nel corso degli esami di maturità passati. Allora, concentrandoci su questo famoso esponente dell’ermetismo, proviamo a capire come prepararci e come affrontare una possibile traccia su Montale alla Maturità 2018!


Maturità 2018, traccia su Montale: conosciamo l’autore

Per svolgere correttamente la possibile traccia su Montale occorre conoscere bene la vita, le opere e soprattutto la poetica.

Vita

Nasce a Genova nel 1896 e partecipa come ufficiale di fanteria alla prima guerra mondiale. Nel dopoguerra è vicino a Gobetti e collabora a “Rivoluzione liberale”. Si trasferisce a Firenze, dove diventa direttore del “Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux”, ma viene allontanato da questo incarico perché non iscritto al partito fascista. Dopo la seconda guerra mondiale si trasferisce a Milano, dove diventa collaboratore del Corriere della sera. Nel 1967 viene nominato senatore a vita. Nel 1975 riceve il premio Nobel per la letteratura. Muore nel 1981 a Milano.

Poetica

Il motivo di fondo della poesia di Montale è una visione pessimistica e desolata della vita del nostro tempo, in cui, crollati gli ideali romantici e positivistici, tutto appare senza senso, oscuro e misterioso. Vivere, per Montale, è come andare lungo una muraglia “che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia” (Meriggiare pallido e assorto), e che impedisce di vedere al di là, cioè il significato e lo scopo della vita. Non vi è alcuna fede religiosa o politica che possa consolare. Nemmeno la poesia può offrire all’uomo alcun aiuto. Perciò, egli dice, “Non domandarci la formula che mondi possa aprirti”, cioè la parola magica e chiarificatrice, che possa darti delle certezze, come pensano di dirla i poeti laureati. L’unica cosa certa che egli possa dire è ciò che non siamo, ciò che non vogliamo, ossia gli aspetti negativi della nostra vita.

La divina indifferenza

Di fronte al male di vivere non c’è altro bene che la “divina indifferenza”, cioè il distacco dignitoso della realtà, essere come una statua o una nuvola (Spesso il male di vivere). Ma spesso questa indifferenza non sempre è concessa al poeta il quale è preso dalla nostalgia di un mondo diverso. Perciò la negatività di Montale non è statica, ma oscilla tra la constatazione del male di vivere e la speranza vana, risorgente del suo temperamento.

Ossi di seppia (1925)

Questa tragedia della vita viene verificata nella raccolta Ossi di seppia. Basta guardarsi intorno per scoprire in ogni momento e ogni oggetto che osserviamo il male di vivere: nei paesaggi aspri e dirupati della Liguria, nei muri scalcinati, nei greti dei torrenti, nelle crepe del suolo. Ogni paesaggio e ogni oggetto è visto da Montale nel suo aspetto fisico e metafisico, nel suo essere cosa e al tempo stesso simbolo della condizione umana di dolore e di ansia. E’ questa la tecnica del correlativo oggettivo teorizzata da T. S. Eliot, fondata sull’intuizione di un rapporto tra situazioni ed oggetti esterni e il mondo interiore.

Le occasioni (1939)

In essa Montale rievoca le occasioni della sua vita passata (amori, incontri, riflessioni), ricordate non per nostalgia, ma per analizzarle e capirle nel loro valore simbolico, come ulteriori esemplificazioni del male di vivere. Così anche il recupero memoriale, tema consueto del Decadentismo, si risolve, in Montale, in una conferma della propria solitudine e angoscia esistenziale. Per esempio, in Non recidere, forbice, Montale accenna alla forza disgregatrice del tempo, che ci porta via anche i ricordi più belli, lasciando l’uomo in una fredda solitudine.

Le ultime raccolte

Il male di vivere è presente anche nelle ultime raccolte di Montale:

  • La bufera ed altro (1957), in cui la guerra è l’altra “occasione” di meditazione del poeta
  • Satura (1971), che comprende una serie di colloqui del poeta con la moglie Drusilla Tanzi su episodi di vita passata.

Mentre Ungaretti nelle ultime raccolte ritrova la fede in Dio, passando da uomo di pena a uomo di fede, Montale rimane sempre solo uomo di pena,  e la sua poesia elegiaca, più contemplativa che attiva.
La parola è aspra, pietrosa, mentre il discorso è antiretorico, disteso, prosastico, dal ritmo lento cadenzato da sillabe storte e secche come un ramo, che rispecchiano adeguatamente l’elegia della disperazione e della desolazione.

Opere in prosa

Ricordiamo:

  • Fuori di casa (1969): corrispondenze dall’estero per il Corriere della sera
  • Farfalla di Dinard: prose narrative pubblicate nel Corriere della sera
  • Auto da fé: scritti politici, sociali, culturali

Per approfondire:

Maturità 2018: quale traccia su Montale potrebbe uscire?

Una volta studiato l’autore e compreso il suo pensiero, dobbiamo cercare di capire su cosa verterà la traccia su Montale alla Maturità 2018. Innanzitutto, le tipologie possibili in cui potrebbe figurare un tema su Montale sono la tipologia A, cioè l’analisi del testo e la tipologia C, il tema storico. Vediamo dunque come prepararci e allenarci.

Analisi del testo su Montale

Sono tante le poesie e i testi in prosa che potrebbero essere scelti per l’analisi del testo su Montale, e negli anni passati sono state scelte sia liriche che testi in prosa. Per poter fare una buona analisi del testo allora, è necessario studiare per prima cosa l’autore, poi leggere e analizzare un bel po’ di testi, in modo da prendere la mano attraverso il contatto diretto con le opere. Questo esercizio ci aiuterà non solo nel caso in cui capiterà lo stesso testo che abbiamo analizzato, ma anche nel caso in cui ci troveremo di fronte ad un altro brano.

Tema storico su Montale

Per quanto riguarda il tema storico, gli argomenti possibili potrebbero essere:

  • il rapporto tra intellettuale e potere, in particolare tra Fascismo e intellettuali
  • gli autori della prima e della seconda guerra mondiale

In questo caso allora è bene ripassare il periodo storico di riferimento e soprattutto collegarvi Montale e gli altri autori. Infine, si possono preparare alcuni temi relativi su questi argomenti, così da esercitarsi ed avere le idee chiare su cosa scrivere il giorno della prima prova di Maturità.

Scopri anche: Traccia su Montale Maturità 2018: 3 possibili svolgimenti

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