Saggio breve sul pil svolto prima prova 2016 - Studentville

Saggio breve sul pil svolto prima prova 2016

Prima prova maturità 2016: saggio breve socio economico svolto sul pil dal titolo: Crescita, sviluppo e progresso sociale. Il PIL misura del tutto?

SAGGIO BREVE SUL PIL SVOLTO PRIMA PROVA 2016. Ecco il saggio breve, ambito socio economico svolto sul PIL della prima prova Maturità 2016:
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SAGGIO BREVE PRIMA PROVA 2016 SVOLTO: Ecco la traccia svolta dai nostri tutor.

Titolo: C'è solo il PIL come parametro del benessere?
Consegna: rivista economica

L’umanità ha sempre dovuto affrontare con difficoltà il problema della produzione, cioè di reperire il fabbisogno per l’esistenza. L’agricoltura ha consentito l’aumento della popolazione, rimanendo però soggetta alle circostanze naturali quali il clima. Lo sviluppo industriale ha senza dubbio aumentato le risorse, e in particolare ha posto le condizioni per la conservazione delle merci, il loro trasporto anche molto lontano, la loro distribuzione anche presso luoghi e ceti sociali che prima ne erano esclusi. Non ci riferiamo qui solo al cibo, ma a tutte le esigenze, anche quelle meno immediate e che possono ritenersi comodi e lussi e cultura. Tutto questo ha, infatti, ricevuto enorme crescita rispetto al passato, e ciò attraverso la produzione industriale. Si misura lo sviluppo secondo una formula nota come PIL, cioè Prodotto interno lordo di una determinata area. È una formula semplice, come si vede dall’uso dell’aggettivo “lordo”, cioè senza considerare altro che la produzione; e interno, perché relativo all’ambiente considerato. Si osserva intanto che lo stesso PIL è più complesso di questa definizione. Esso, infatti, comprende anche la trasformazione in prodotti finiti di materie prime spesso importate, e quindi non è mai del tutto interno; anzi i mercati contemporanei tendono alla globalizzazione degli acquisti e delle vendite. Ci si chiede però se basti la somma della produzione a parlare di progresso. Leggiamo in Giulia Nunziante, nella Enciclopedia dei ragazzi, una considerazione in apparenza contraddittoria: che una comunità umana ha esigenze spirituali, sociali e di rispetto dell’ambiente che non possono essere misurate solo in merci e in denaro; e che tuttavia dipendono anch’esse dal PIL. Per fare un solo esempio, un’attività altamente spirituale come la composizione e la lettura di un libro non sarebbero possibili senza la stampa e la distribuzione nelle librerie. Costituisce una dura provocazione morale il discorso di Robert Kennedy, in cui il politico statunitense, poi assassinato come il fratello presidente, John, fa osservare che se il PIL è una somma, allora dobbiamo sommare anche l’inquinamento, le spese per la guerra, le prigioni, gli incidenti mortali, e tutto ciò che di negativo in qualche modo deriva proprio dai rapporti di produzione e distribuzione delle merci. Bisogna dunque riflettere su nuovi parametri di giudizio del progresso, e discutere se basti la quantità delle cose, o si debba considerare la qualità e la differenziazione della produzione; e la maggiore e migliore facilità di distribuzione secondo le diverse esigenze.

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