L'illusione della conoscenza: Steven Sloman - Philip Fernbach - Studentville
L'illusione della conoscenza: Steven Sloman - Philip Fernbach

L'illusione della conoscenza: Steven Sloman - Philip Fernbach

Testo argomentativo Maturità 2019: L’illusione della conoscenza

Uno dei testi argomentativi da svolgere durante gli Esami di Maturità 2019 è L’illusione della conoscenza di Steven Sloman e Philip Fernbach. Il tema argomentativo è un testo che invita a esporre una teoria, un’idea, o un’opinione, sostenute da argomentazioni logiche e avvalorate dalla critica e dalla confutazione di posizione opposte e diverse. Sono testi argomentativi i saggi proposti nella tipologia  B della prima prova scritta degli esami di maturità. Vediamo insieme come svolgerlo al meglio, tenendo presente lo schema da seguire che prevede un’introduzione, la comprensione e l’analisi e la produzione.

Non perderti: COME SCRIVERE UN TEMA ARGOMENTATIVO

Ti interessa anche lo svolgimento delle altre tracce di prima prova di Maturità? Eccole:

L’illusione della conoscenza: introduzione

Il brano prende spunto dalla narrazione di un episodio tragico avvenuto nel 1954, quando sono stati fatti esperimenti sugli effetti di esplosioni termonucleari nell’Oceano Pacifico. Ciò su cui riflettono gli autori del brano è l’illusione della conoscenza, si interrogano su quanto sia stato giusto eseguire tali esperimenti, sui danni che hanno apportato, o possono aver apportato, sull’ambiente e sul perché l’uomo possa essere al contempo tanto geniale quanto arrogante e ignorante.

Tieni d’occhio questi articoli:

Steven Sloman – Philip Fernbach: comprensione e analisi

Le riflessioni da cui partono gli autori Sloman e Fernbach riguardano la conoscenza dell’uomo, in particolare sul caso degli effetti di esplosioni termonucleari, nel 1954, nell’Oceano Pacifico. Nonostante l’uomo sia dotato di elevate facoltà intellettive e abbia usato la mente in tante imprese geniali, gli autori si chiedono come mai, nello stesso tempo, possano peccare, e aver peccato, di atti di arroganza e dissensatezza. Spesso l’uomo commette dei gravi errori dettati da un pizzico di ignoranza e irrazionalità e un esempio è proprio quello di aver costruito delle bombe termonucleari e di averle usate, inconsapevoli degli effetti disastrosi che possano provocare. Altra domanda che si pongono è come sia possibile che abbiano fatto in modo di garantire una società moderna in cui vivere nel confort e, nello stesso tempo, attaccare le popolazioni indigene con radiazioni. Ed è proprio in merito a queste dichiarazioni che l’uomo si dimostra, allo stesso tempo, geniale e patetico e brillante e stolto, in quanto la mente umana è capace di grandi azioni e contemporaneamente di azioni futili e insensate. L’uomo costruisce bombe termonucleari, ha l’intelligenza e la competenza per creare dal nulla simili ordigni, conosce perfettamente i materiali che usa e gli effetti che possono creare, ma nello stesso tempo, consapevole di ciò, decide di farle esplodere provocando danni irrimediabili. Perché lo fa? Alla base di tutto ci sono sempre interessi economici, davanti ai quali, non si guarda in faccia nessuno e la tutela dell’ambiente e delle persone passano in secondo piano.

Testo argomentativo: produzione

L’età contemporanea è contraddistinta dalla ricerca scientifica e le inevitabili ricerche attuate in questo campo. Si tratta sicuramente della dimostrazione di grande intelligenza da parte dell’uomo che, con pochi strumenti e tanto studio, riesce a creare potenti mezzi, che in alcuni casi possono essere di distruzione. La mente umana, tuttavia, dovrebbe prendere in considerazione anche gli effettivi rischi che alcune invenzioni potrebbero avere sulla popolazione intera; basti pensare a quanto accaduto a Chernobyl , oppure la potente bomba atomica sganciata su Hiroshima. Sono tutti esempi di tragedie avvenute a causa degli errori della mente umana che hanno portato morte e distruzione e di cui, ancora oggi, si avvertono le conseguenze. A questo punto sorge spontanea una domanda, l’uomo conosce realmente o è solo un’illusione? L’uomo ha un dovere morale nei confronti di sé stesso e del mondo, può continuare a inventare, ingegnarsi e costruire, ma deve farlo nel rispetto e nella tutela di tutti.

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