Come scrivere un tema per la Maturità - Studentville
Come scrivere un tema per la Maturità

Come scrivere un tema per la Maturità

Maturità, come scrivere un tema: guida su tutte le tipologie di prima prova maturità: analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema storico, tema di attualità.

COME SCRIVERE UN TEMA PER LA MATURITÀ. La prima prova maturità è costituita dal tema d’italiano, uno strumento fondamentale per valutare le capacità di ogni studente di  esprimersi in modo corretto e coerente in lingua italiana. La prima prova è organizzata in 4 tipologie di traccia: analisi del testo (tipologia A), saggio breve o articolo di giornale (tipologia B), tema storico (tipologia C), tema di attualità (tipologia D). Non tutti sono abituati a scrivere nella quotidianità, questo non significa che di fronte ad una traccia da svolgere dobbiamo lasciarci prendere dal panico o subire il famoso “stress da foglio bianco”. Per evitare questi spiacevoli inconvenienti prima dello svolgimento del tema, in occasione di un compito in classe o della prima prova scritta della maturità, sarà utile esercitarci per riprendere l’abitudine alla scrittura, per non arrivare impreparati e acquisire qualche trucco utile alla stesura del tema.

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Foto: icipavone.gov.it

MATURITÀ, COME SCRIVERE UN TEMA ALLA PRIMA PROVA: La traccia. Quando vi troverete la traccia del tema di prima prova maturità davanti prendetevi del tempo. La traccia è il testo, più o meno breve, che introduce e descrive l'argomento che dovrete affrontare nel vostro elaborato. Non abbiate fretta di iniziare. Leggetela con  calma e rileggetela attentamente, tutte le volte che ritenete opportuno per renderla “vostra”. Focalizzare l’argomento da trattare e il modo in cui vi si chiede di trattarlo è fondamentale per due motivi: eviterete di perdere tempo pensando a dettagli inutili e superflui e soprattutto di uscire fuori tema! Dedicatevi quindi alla stesura del tema solo quando sarete certi di aver capito quello che dovete fare e come farlo. Potrebbe essere utile sottolineare o cerchiare le parole chiavi della traccia stessa. Avrete un “allarme” visivo degli argomenti su cui focalizzare la vostra attenzione, che saranno le colonne portanti del tema stesso. Attenzione: la traccia contiene tutte le informazione essenziali per lo svolgimento del vostro testo, sta a voi rielaborarla. È buona norma, quindi, non riproporre all’interno dell’elaborato le frasi esatte della traccia.
 

TEMA PRIMA PROVA: La scaletta. Una volta che avrete preso confidenza con  l’argomento che andrete a trattare, arriva il momento di  raccogliete le idee. Spesso il pensiero è molto più veloce della scrittura stessa, non vi affannate quindi a scrivere di  getto. Il rischio è quello di realizzare un testo “denso”, ricco di idee, ma confuso e disordinato, e questo potrebbe compromettere l’esito stesso della prova o del compito in classe. Anche  in questo caso la parola d’ordine è “calma”. Sul foglio appuntate le idee una dopo l’altra senza fretta, così da evitare di perderle nel flusso di pensieri. Scriverle, inoltre, sarà utile per comprendere il “valore” che deve essere loro attribuito. Che  significa? Che magari vi è venuto in mente un’associazione forzata rispetto a quello che la traccia  richiede o un commento fuori luogo. Vederlo scritto vi aiuterà a capire che forse è meglio cercare una soluzione alternativa. Eliminate le idee di troppo, passerete quindi ad organizzarle secondo una scaletta. Raccogliamole per nuclei tematici, così da favorire in seguito una certa fluidità interna del testo. Quindi stabiliamo l’ordine in base al quale li svilupperemo. Ecco pronta la vostra scaletta.
 

COME SCRIVERE UN TEMA ALLA PRIMA PROVA. La struttura. A questo punto siete in possesso di due strumenti che vi aiuteranno a scrivere il tema: le parole chiave contenute nella traccia e i vostri pensieri organizzati in scaletta. Occorre adesso stabilire quale sarà la struttura logica del vostro tema, partendo dalla struttura standard:  introduzione – svolgimento – conclusione. Queste tre parti rappresentano un macro-contenitore in cui inserire i vostri pensieri e in particolare la vostra scaletta. Stabilite quindi prima quali contenuti inserire in ogni parte. Nulla va dato per scontato. Può accadere infatti, che nel corso dello svolgimento del tema le idee si rincorrano l’un l’altra moltiplicandosi e influenzandosi, e che le conclusioni siano totalmente  diverse da quelle previste in fase di progettazione. Non è un problema. I guizzi di creatività possono solo migliorare l’anima stessa del tema, tenendo sempre presente la coerenza stessa del testo: non perdete “il filo”.

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TEMA DI MATURITÀ, COME SCRIVERLO: La stesura. È il momento  di trasformare in frasi, scritte in italiano corretto, la nostra scaletta. Il tema infatti è un insieme organizzato e coerente di frasi, connesse tra loro in modo da renderne piacevole la lettura. Per facilitare la scrittura scegliamo come unità di misura il capoverso. Un piccolo blocco di testo composto da 5 o 10 frasi che si susseguono in modo logico. Le frasi devono  essere brevi, ma non troppo. È inutile perdere tempo nella scrittura di un periodo “pesante”, ciceroniano, pieno di subordinate. Rischiamo di farlo male e incartarci con le parole. Scegliamo frasi chiare, quindi, immediate, in cui il soggetto, i verbi e i complementi, siano legati tra loro in modo organico e naturale. Rileggere ogni capoverso una volta concluso può aiutarvi nella stesura dei successivi, per evitare ripetizioni e affinare il vostro stile e soprattutto può darvi l’idea di quello che il professore leggerà in fase di giudizio. Fate largo uso dei connettivi semantici (es. inoltre, affinché, oppure,tuttavia…) o testuali (es. innanzitutto, in secondo luogo, un ulteriore aspetto da sottolineare è, in conclusione possiamo dire che…) per legare tra loro tutte le informazioni raccolte e per rendere omogeneo il discorso.
 

COME SCRIVERE UN TEMA DI MATURITÀ: Introduzione e conclusione. Nell’introduzione dovreste introdurre la tesi di fondo che dimostrerete nella parte centrale del tema, dove illustrerete gli argomenti di base su cui si fonda la vostra tesi. Partite dal presupposto che il tema è il vostro: evitate quindi di intraprendere la trattazione con considerazioni universali, frasi fatte o affermazioni scontate e prevedibili. Le citazioni in incipit conferiscono un tono “colto” al tema, ma è importante che le citazioni siano corrette, non approssimative, che siano attribuite all’autore o alla persona che realmente ha proferito o scritto quelle parole, e che siano attinenti all’argomento stesso. L’introduzione deve quindi dichiarare quali enunciati andrete ad analizzare  e predisporre il lettore allo stile e al taglio che il vostro tema avrà.

Una volta esposte le vostre tesi nello svolgimento arriva il momento delle conclusioni. È importante finire il tema quando si ritiene che gli argomenti da trattare siano esauriti. Non perdete tempo in giri di parole o digressioni fuori tema nel tentativo di allungare il brodo. Nella conclusione, andrete a  riprendere in modo sintetico non solo le premesse già esposte nell’introduzione, ma presenterete anche le conclusioni logiche di quello che avete esposto nel “corpo”, facendo emergere ancora di più il vostro punto di vista. Anche nel  caso delle conclusioni da evitare frasi banali e giudizi universali.
 

COME SCRIVERE UN TEMA ALLA PRIMA PROVA. Il vostro punto di vista. In modo scorretto si ritiene comunemente che il punto di vista del candidato o di chi scrive il tema debba emergere in modo “esplicito” soltanto nelle conclusioni. In realtà ciò che  il candidato pensa dell’argomento trattato all’occhio attento di un tecnico si manifesta anche nella scelta dei termini usati, della passione che lo scritto trasmette, da giudizi di valori impliciti nel testo stesso. Questo però non significa che dovrete arrovellarvi nel tentativo di creare un testo in cui la vostra opinione si “legga tra le righe”. Piuttosto dovete prenderne consapevolezza. Scegliete da subito, quindi, da quale punto di vista intendete affrontare il tema, in modo che la trattazione risulti personale e originale, ma fate attenzione a non essere troppo di parte. Si tratta di un documento che dovrà essere giudicato da una commissione di cui i membri potrebbero non pensarla come voi. Quindi esponetevi, senza  esagerare, fate emergere la vostra personalità, senza eccessi. Evitare espressioni logore, tipiche del parlato come “a mio modesto parere”, “la cosa mi piace”, “se non vado errando”.

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PRIMA PROVA MATURITÀ, TEMA DI ITALIANO. Lo stile e il lessico. Lo stile di un tema deve essere coerente all’argomento trattato, così come il linguaggio usato per trattarlo. Ciò significa chequando scrivete un tema dovete evitare sbalzi lessicali e di tono.

  • Esempio 1: In un  tema sull’immigrazione un’osservazione di carattere socio-economico non può essere seguita da una di natura “lirica” e soggettiva sul nostro personale dispiacere nei confronti delle condizioni tragiche in cui vivono alcuni migranti.
  • Esempio 2: In un tema sullo sport andranno evitati i commenti di parte sulla nostra squadra del cuore in generale. Ancor più se seguono la sintesi asciutta del caso “calciopoli”.

Anche la scelta delle parole va tarata in base all’argomento di cui stiamo parlando, sì ai tecnicismi, alle parole proprie della sfera semantica dell’argomento che stiamo trattando, ma senza abusarne in modo forzato o fuori luogo.
 

COME SCRIVERE TEMA DI MATURITÀ: Errori da evitare. Infine, vediamo quali errori occorre evitare per scrivere un tema perfetto alla prima prova di maturità:

• ripetizioni di ogni tipo, dai singoli termini ai concetti stessi, preferite i pronomi e i sinonimi
• le parole dialettali, quelle gergali, i termini aulici, le parole ad effetto prive di reale significato
• parole vuote come cioè, quindi, cosa, cosare, fatto
• superlativi
• parole rare e abusate
• frasi fatte e proverbi
• abbreviazioni tipiche delle chat e degli sms
 

Non perderti: COME SI SCRIVE UN TEMA: GUIDA ALLA CORREZIONE

COME SCRIVERE UN TEMA DI MATURITÀ. La ?punteggiatura Fate attenzione all’uso corretto della punteggiatura. Se non siete abituati ad usarla in modo accurato e complesso, ancora una volta vi consigliamo l’uso di periodi snelli e non troppo articolati. Le regole base  a cui attenersi sono le seguenti:

  • l’interruzione debole tra una frase e l’altra vuole un segno di collegamento debole (la virgola)
  • l’interruzione forte esige un segno di collegamento forte (due punti, punto e virgola, punto)
  • Soggetto e verbo non vanno mai separati da una virgola, a meno che non sia quella di una frase incidentale
     

TEMA DI MATURITÀ: Rilettura. Una volta scritto il tema è fondamentale rileggerlo al fine di correggere eventuali errori di forma, ma non dolo. Concentrate la vostra attenzione su:

  • l’ortografia
  • i tempi verbali
  • la punteggiatura
  • la coerenza interna delle frasi e il loro significato

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