Seconda prova? La Gelmini si affida a Youtube - Studentville

Seconda prova? La Gelmini si affida a Youtube

Il Ministro della Pubblica Istruzione ha da poco rivelato dal canale web le materie della seconda prova d?esame ai maturandi di quest?anno. Poche variazioni rispetto agli anni passati, ma grandi novità per il futuro.

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Un’istruzione al passo con i tempi, non c’è che dire. Il Ministro della Pubblica Istruzione sfrutta l’innovativo canale di Youtube per svelare le materie della seconda prova di quest’anno. Per quanto riguarda i licei, unica novità rispetto alle prove dell’anno scorso per il liceo classico dove gli studenti se la dovranno vedere con la versione di latino anziché con il muto greco, confermate invece la matematica per lo scientifico, la lingua straniera per il linguistico, la pedagogia per il liceo pedagogico e la prova di elementi di architettura per il liceo artistico.

Per quest’anno, dopo le prove degli anni passati di russo, ebraico e arabo, sarà proposta anche la prova scritta di cinese per i licei linguistici. Non solo, sul suo canale “www.youtube.it/mariastellagelmini”, il ministro ha anche espresso la volontà di portare cambiamenti per lo svolgimento dell’esame, aprendo inoltre un confronto diretto con gli studenti per inserire una nuova prova, in sostituzione della terza, impostata sul modello internazionale, il cosiddetto quizzone.
Una delle debolezze dell’attuale sistema della maturità è l’eccessiva discrezionalità della valutazione che, invece, deve essere il più possibile oggettiva”, ha commentato la Gelmini nel video trasmesso sul web, che prosegue: “Mi piacerebbe che in un futuro molto vicino la terza prova della maturità fosse valutata con criteri molto oggettivi sulla falsariga dei test internazionali”.
Tornando alla seconda prova, per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che abbiano “una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale”, per questo motivo la prova potrà essere eseguita, come in passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica.
C’è bisogno di “uniformare gli standard qualitativi dentro il nostro sistema scolastico”, ha spiegato il ministro, per permettere alle commissioni di valutare il compito in maniera oggettiva.

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